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La scrittura come cura

Ci sono giorni in cui sento che le parole mi salvano. Anche quando non riesco a pronunciarle ad alta voce, scriverle diventa il mio modo per respirare. Per stare. Per non perdermi.

La scrittura non è solo una tecnica o un mestiere. È uno strumento potente, umano, intimo. È un rifugio, un ponte, un luogo in cui posso essere vera. Scrivere è la mia maniera di ascoltarmi.

Nel frammento in cui parlo della penna, mi rivolgo a quella parte di me che ha sempre bisogno di tornare alla carta. Alla lentezza del pensiero. Alla verità che emerge quando smetto di giudicarmi e lascio parlare il cuore.

Scrivere, per me, è come curare una ferita con le dita nude. Fa male, a volte. Ma guarisce. E lo fa senza clamore, senza ricette, senza filtri.

Se anche tu, leggendo, hai sentito il bisogno di prendere in mano una penna, fallo. Non per scrivere bene. Ma per scrivere ciò che senti. Ciò che non riesci a dire. La scrittura è una forma d’amore. Verso se stessi.

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Scrivere per me è un modo di essere

È il mio modo di abitare le emozioni, di dare un nome alle cose, di restare in ascolto.
Se anche tu credi nella forza delle parole che toccano, sono felice che i nostri passi si siano incrociati.
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